Quando fa freddo mi rannicchio in una coperta davanti al camino.
Sorseggio in silenzio una tisana alla cannella, mentre mi lascio incantare dai disegni del fumo che sale dalla mia tazza.
Penso a tante cose, sorrido delle vivaci discussioni con Daniel, ancora lo lascio interdetto a volte, è una cosa a cui non rinuncerei mai.
Riusciamo a discutere anche sfogliando una rivista d’arte.
– Sei troppo severo – gli dico mentre si affanna ad affondare uno stile. Mi rimprovera e riprende con maggiore vigore.
– A me piace – gli dico, solo per contraddirlo e costringendolo a dare sfoggio di tutta la sua oratoria.
– Hai ragione – concludo, per vederlo rasserenarsi compiacendosi della sua parlantina.
Dovreste leggere le sue recensioni, argute e pungenti. Se fossi uno dei pittori a cui sono rivolte lo prenderei a schiaffi, invece nelle parole vedo tutte le espressioni del suo viso mentre le scrive, e mi viene solo da sorridere.
Mi sento fortunata a poterlo osservare lavorare, penso che nessuno può vedere quella piccola piega delle labbra mentre scrive tutto concentrato.
Quando fa freddo, vado a dormire più tardi del solito, finisco la mia tisana e qualche volta mi addormento rannicchiata nella coperta davanti al camino.
